Jules Bianchi: talento puro e coraggio. Ti porteremo sempre nei nostri cuori!!!

Bianchi non è più tra noi. Ci ha lasciato. lo scorso 18 luglio 2015, dopo aver combattuto per quasi un anno in terapia intensiva.

E’ risultato, dunque, fatale l’incidente dello scorso 5 ottobre 2014 a Suzuka in Giappone: il giovane driver della Marussia in quel tragico fine settimana, a causa della pioggia abbattutasi sul tracciato nipponico, uscendo di strada, finì per impattare contro una gru mobile presente sulla pista per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil. La gravità della situazione fu subito chiara ed il transalpino fu trasportato d’urgenza al reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Yokkaichi, dove subì un intervento per ridurre un ematoma al cervello, dovuto all’impatto contro l’automezzo. Lo scorso novembre, poi, fu trasferito a Nizza. Numerose polemiche si sono succedute sull’evento: evento sfortunato e drammatico o responsabilità dei commissari di gara? Parole che, ora, non hanno più senso se non nell’indirizzare il nostro sport verso standard di sicurezza ancora più elevati non solo nella costruzione delle monoposto ma anche delle procedure di gara.

Questa mattina (martedì 21 luglio alle ore 10:00) presso la Cattedrale di Nizza, situata nella città vecchia del centro francese, si sono svolti i funerali che hanno richiamato molti addetti ai lavori oltre a coloro che hanno amato questo ragazzo non solo per il lavoro ed il ruolo che svolgeva ma anche per la sua grande umanità.

Jules (la Fia ha deciso in suo onore di ritirare il numero 17, ndr) ha lasciato un segno indelebile nel mondo dei motori.

Il suo era un talento cristallino, puro, che lo avrebbe proiettato, senza ombra di dubbio, alla guida di un top-team.

Abilità tecniche evidenti fin dai suoi primi passi nel motorsport.

Nella categoria Karting-Ica Junior Bianchi centra, nel 2004, il secondo posto sia nella rassegna francese che in quella europea. Passa al Karting Formula A e coglie il primo titolo in carriera laureandosi Campione Asia-Pacific CIK-FIA e finendo in quarta posizione per quanto riguarda il campionato francese. Anche nel 2006 il corridore di Nizza si dimostra competitivo: continua a partecipare agli appuntamenti del Karting Formula A e diviene Campione di Francia e nella nella WSK International Series nella categoria 125 Super-ICC, ottiene il secondo posto alla Coppa del Mondo FA ed alla Winter Cup e si classifica terzo nel Campionato Italiano Open Masters e nella Coppa del Mondo 125 Super-ICC.

Nel 2006, in Formula Renault,  vince la FR2.0 Francia. Partecipa, inoltre, a tre gare anche della FR2.0 Eurocup  conquistando anche una pole position.

Nel 2008 prende parte alla F3 Euroseries concludendo terzo. L’annata, inoltre, è impreziosita dalla vittoria del Master di Formula 3 a Zolder.

Nel 2009 il destino della Ferrari, la Scuderia più gloriosa al mondo, e di Jules (il cui cognome indica chiaramente le origini italiane) s’incrociano. Il Cavallino Rampante, infatti, decide di inserirlo nel programma giovani e la Rossa gli concesse anche la possibilità di testare una propria monoposto di Formula Uno.

Sempre nel 2009 arriva l’affermazione in Formula F3 Euroseries che lo lancia nel mondo della GP2 dove correrà, con buoni risultati, fino al 2011.

Lo sbarco in Formula 1 avviene nel 2012 quando viene scelto dalla Force India come terzo driver. Gli viene data la possibilità, in questo modo, di prendere parte a diverse sessioni di prove libere. A settembre, nei test delle giovani a Magny-Cours, passa al volante anche della Ferrari e ottiene il miglior tempo lasciando a bocca aperta tutti gli addetti ai lavori.

Il 1º marzo 2013 viene ingaggiato dalla scuderia Marussia in sostituzione di Luiz Razia, i cui sponsor non avevano garantito la copertura prevista alla scuderia. Il pilota francese debutta in modo positivo, mettendosi in luce nonostante la scarsa competitività della sua vettura. Nelle prime tre gare Bianchi riesce, infatti, a precedere sia in gara che in qualifica sia i piloti della Caterham che il compagno di squadra Chilton.  Nel dicembre del 2013 viene scelto dalla Ferrari, insieme a Pedro della Rosa, come pilota per i test sui pneumatici previsti per la stagione 2014. Proprio in quest’annata, quella del debutto delle Power Unit, a Montecarlo conquista i suoi primi punti iridati in grazie ad un nono posto (ottavo se non fosse stato colpito da una penalizzazione) sulle tortuose strade del Principato. Un risultato importantissimo che ha consentito alla Marussia di sopravvivere anche quest’anno. A Silverstone, dopo poco più di un mese, ottiene il suo miglior piazzamento in qualifica, con un dodicesimo posto. A causa dell’incidente di Kimi Raikkonen nel primo giro del GP di Gran Bretagna  e complice la contemporanea assenza di Fernando Alonso, parteciperà nelle attività della scuderia di Maranello affiancato dal collaudatore Pedro De La Rosa.

E qui s’interrompe la storia di Bianchi. Una morte che lo proietta nella leggenda come è capitato, fra gli altri, al grandissimo Ayrton Senna, che perse la vita ad Imola nel 1994. L’ultimo decesso in F1 prima di quello di Jules.

Noi, da amanti del Cavallino Rampante (squadra a cui sembrava, secondo le dichiarazioni dell’ultim’ora, destinato) e dei motori, non lo dimenticheremo mai.

E’ già nei nostri cuori e ci rimarrà per sempre!!!

CIAO JULES, DOVUNQUE TU SIA IN QUESTO MOMENTO!!!

A cura di Angelo Profeta