Il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne: “Squadra molto diversa rispetto a quando sono arrivato”!!!
Scritto il 13 feb 2016
La tensione aumenta ora dopo ora!!!
Manca meno di una settimana al grande giorno del debutto della nuova Ferrari di Formula 1. Una monoposto che avrà l’arduo compito di cercare di riportare il titolo Piloti e quello Costruttori a Maranello spezzando il dominio Mercedes.
I calcoli operati dai tecnici del Cavallino Rampante sembrano promettere bene. Chi conosce le corse, tuttavia, sa che una cosa sono le statistiche presunte e ben altra è il riscontro del cronometro.
Per evitare indiscrezioni sulla nuova vettura, foto rubate e, soprattutto, distrazioni per chi sta affinando gli ultimi particolari, da circa dieci giorni è stato chiuso l’accesso alla Gestione Sportiva.
Una fase delicatissima seguita dal numero uno della Rossa Sergio Marchionne la cui presenza in sede dimostra la volontà degli uomini del Marchio tricolore di essere protagonisti in quest’annata di F1. ”È una squadra – ha dichiarato il principale Dirigente della Scuderia – molto diversa da quando arrivai nel 2014. La rinascita ha comportato, in una certa maniera, investimenti economici ma, in generale, si è trattato di un’attività non diversa da quella operata in passato. Nel 2015, comunque, abbiamo speso di meno rispetto al Campionato precedente. Ciò è stato possibile muovendoci in una certa direzione, sviluppando quello che era necessario e limitando il resto. Tutto lì. Dobbiamo ancora migliorare, non siamo ancora al punto in cui poter dire che il costo di questo sport sia accettabile”.
Per la Compagnia automobilistica fondata dal Drake, in ogni caso, è necessario tornare alla vittoria sportiva!!!
“Se ci fosse stata una continuità di insuccessi – ha continuato il numero uno dell’Azienda emiliana – questa avrebbe impattato sul brand. Parlavo con uno dei nostri grandi dealer e concordavamo sul fatto che gli ultimi risultati hanno ridato moltissima credibilità al Marchio rinvigorendo il sistema. Perdere per 10 anni di seguito sarebbe una tragedia greca. Il momento più difficile di questa mia nuova esperienza è stato il primo mese quando sono andato a vedere dove eravamo e mi sono reso conto che non eravamo né presentabili né competitivi. Abbiamo ripulito i ranghi togliendo le ingerenze e rifocalizzando il team a fare le cose che erano veramente importanti. L’arrivo del Team Principal Arrivabene ha aiutato molto. Se ha un difetto è che non è un tecnico. Non so, tuttavia, se sia un limite o un pregio. Il vantaggio è che possiede l’abilità di fare squadra in modo eccezionale. Lo fa visceralmente, fisicamente. Sa creare il gruppo e stimola i suoi collaboratori come una molla. E poi, dall’altra parte, ci sono io che carico lui. Anche il Presidente di FCA John Elkann è competitivo ed io, ovviamente, più di lui perché sono coinvolto direttamente. E’ molto interessato perché capisce benissimo il collegamento tra il Motorsport e il business”.
Marchionne, inoltre, spiega l’attuale vantaggio delle Frecce d’Argento: “Quando sono uscite le regole le hanno capite subito. Da quello che ho visto io, non c’era il motore necessario per vincere, la Power Unit non era all’altezza. E il telaio ovviamente aveva i suoi difetti”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport