900° GP del Cavallino Rampante da dimenticare: sfuma il podio di Vettel nel finale. Raikkonen, fresco di rinnovo, finisce 7°

Le Mercedes in Belgio si sono confermate, ancora una volta, superiori ma c’è da dire che la Dea Bendata non sta di certo aiutando la Rossa: se, sul finire del Gran Premio di Spa-Francorchamps, non fosse scoppiata una delle gomme posteriori ora staremmo festeggiando la 900° gara in Formula 1 del Cavallino Rampante con un nuovo podio del grande Sebastian Vettel, autore di una rimonta clamorosa!!!

Un episodio (capitato anche a Rosberg durante le prove libere del venerdì, ndr) che ha lasciato strascichi polemici e che ha aperto una polemica fra il driver tedesco e la Pirelli: “Mi attendo – ha dichiarato a caldo il quattro volte Campione del Mondo che ha tagliato il traguardo in dodicesima piazza – una spiegazione per ciò che è avvenuto. Se il cedimento dello pneumatico si fosse presentato duecento metri prima ora, con ogni probabilità, non sarei qui a raccontare l’episodio dato che mi sarei schiantato a 300 Chilometri orari contro le barriere dell’Eau Rouge con chissà quali conseguenze. Forse l’incidente di Nico non è stato analizzato sufficientemente. Tengo a ribadire che non è stata una foratura ma una vera e propria esplosione avvenuta, per giunta, senza alcun segnale. E’ un qualcosa che non dovrebbe accadere”.

Pronta la risposta della Casa italiana: “I due inconvenienti del fine settimana – chiarisce il numero uno Paul Hembery - sono il risultato di due situazioni completamente diverse. Rosberg ha subito un taglio avvenuto all’esterno e, di conseguenza, c’è stato un cedimento strutturale. Nel caso di Seb, invece, è stato un problema di usura. Non abbiamo ancora analizzato la gomma ma l’immagine televisiva suggerisce tale analisi. La Ferrari ha effettuato ventotto giri con quella gomma mentre gli altri hanno fatto al massimo venti giri”.

L’azienda milanese sostiene, dunque, che la responsabilità debba essere attribuita a Maranello che avrebbe posto in essere una strategia troppo aggressiva e rischiosa. La Pirelliin passato, ha proposto di limitare, per evitare situazioni del genere, il numero di tornate che si possono percorrere con lo stesso treno di coperture.

Sulla stessa linea d’onda dell’industria lombarda è il numero uno delle Frecce d’Argento Toto Wolff: “Abbiamo visto che su questo tracciato ci sono pezzetti di carbonio, quindi per me non è colpa della Pirelli. Ma noi, per evitare complicazioni, abbiamo effettuato due soste”.

Va detto, in ogni caso, che le performance sul giro di Vettel prima dell’esplosione indicano chiaramente che la performance non era affatto decaduta e che, quindi, non c’era nulla di allarmante.

Il problema della sicurezza, in ogni caso, non va mai tralasciato o messo in secondo piano.

Tutti noi della Scuderia Ferrari Club Costa del Vesuvio ci uniamo, a tal proposito, al dolore per la recente scomparsa del pilota britannico Justin Wilson (ex di Minardi e Jaguar) a causa di un incidente in Formula Indy. Ai familiari vanno le nostre più sentite condoglianze.

Tornado, col dolore nel cuore, a parlare di sport, è stato un weekend da dimenticare anche per Kimi Raikkonen. Iceman, fresco di rinnovo contrattuale con il Marchio modenese, è stato vittima di un problema tecnico nella Q2 di sabato e, partito molto indietro, ha chiuso soltanto in settima posizione. Un risultato che ha permesso al finnico di agguantare la quarta piazza nel Mondiale Piloti a pari punti con il brasiliano della Williams Mercedes Felipe Massa e davanti (con un margine di tre lunghezze) al connazionale Bottas. Sempre seconda la Ferrari per quanto riguarda l’Iride Costruttori.

Kimi Raikkonen, fresco di rinnovo con la Ferrari per il 2016, ha chiuso la prova belga in settima posizione

Gli uomini in rosso, in ogni caso, si preparano già alla riscossa in vista del prossimo Gran Premio che si terrà a Monza il prossimo 4-5 e 6 settembre.

FORZA CAVALLINO RAMPANTE!!!

Fonti: Autosprint; Formula 1.com; Mediaset TGCOM 24

A cura di Angelo Profeta